IL MUSEO

Con la sua struttura principale che ricorda quella di un bunker, Il Museo sorge ai piedi del Castello di Montegridolfo. Infatti dove oggi si trova il museo, durante il secondo conflitto mondiale vi era una postazione di avvistamento tedesca da cui si poteva controllare tutto il territorio compreso tra la valle del fiume Foglia e il Riminese.

Costruito nel 1990, il corpo principale è stato inaugurato nel 2002 mentre il recente ampliamento è aperto al pubblico da agosto 2017.

Al suo interno si trova una delle più ricche collezioni di reperti storici, testimonianze e approfondimenti legati al conflitto sulla Linea Gotica, che attraversava Montegridolfo durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il Museo è adatto a tutte le età e offre spunti di riflessione sulla nostra recente storia.

Linea dei goti o Linea Gotica?

Dal punto di vista storico il nostro Museo è l’unico ad aver recuperato il nome originario di quella che oggi chiamiamo Linea Gotica, dizione che si diffuse solo a guerra terminata. Infatti lo stesso Hitler l’aveva battezzata in origine Goten Linie, cioè Linea dei Goti, nome che ricordava le gesta gloriose di quel popolo di origine nordica e che poteva quindi indicare un sicuro baluardo per arrestare l’avanzata degli alleati.

Quando poi alla metà di giugno del 1944 questo convincimento vacillò, lo stesso Hitler ordinò di cambiare il nome in Linea Verde, preoccupato delle conseguenze propagandistiche di un eventuale sfondamento della Linea da parte degli Alleati (in quanto i Goti, pur forti e valorosi, sarebbero stati attaccati e messi in fuga).

Qui a lato il Corriere di Roma, quotidiano fondato dal P.W.B. (l’Ufficio della Guerra Psicologica alleato) che riporta lo sfondamento della Linea dei Goti da parte degli alleati.

Montegridolfo e la Linea dei Goti

Montegridolfo insieme a Quota 204 (sita tra Tavullia e Pozzo Alto) fu uno dei due capisaldi della Linea Gotica orientale. Tra questi due punti si presentavano le colline più basse e quindi meglio aggredibili di tutta la parte est della Linea dei Goti; infatti qui si abbatté l’urto dell’attacco alleato più massiccio per aprirsi la strada verso la pianura padana.

Un ruolo di fondamentale importanza nello sfondamento della Linea Gotica fu l’eroico atto individuale del Tenente Norton, comandante di un plotone inglese a cui fu affidato il compito di conquistare Montegridolfo. Norton si gettò sui difensori tedeschi disposti tra Botteghino e Via Carpineta, aprendo così la strada ai suoi soldati verso il Castello.

Atto eroico che gli valse la più alta onorificenza britannica, la Victoria Cross, che fu anche la prima fra quelle concesse in occasione di tutte le battaglie della Linea Gotica.  

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